Il ritorno del trauma nella riflessione clinica

Per molteplici ragioni stiamo assistendo a un ritorno del “trauma” nella riflessione clinica. L’intera sofferenza emotiva è sempre più esaminata sotto questa etichetta.
Il tema del trauma nella sofferenza emotiva ha una storia lunga ed è molto complessa, che entra ed esce dai vari modelli teorici e terapeutici.
Un concetto trattato fin dall’inizio della psicologia con Freud che affermava che “ l’esperienza traumatica reale e sessuale è alla base della sofferenza dell’isteria”, per arrivare più recentemente sino alle teorie degli stati dissociativi.

I vari autori che si sono spesi in questi studi, evidenziano che un evento traumatico frena il processo di crescita mentale e impedisce la possibilità che le funzioni integrative superiori maturino, dai semplici archi riflessi percettivi motori fino alle funzioni autoriflessive e metacognitive più sofisticate. Per tutti questi autori queste operazioni integrative complesse sono sempre ad alto rischio di rottura e di disintegrazione, che portano alla sofferenza emotiva.

Il trauma è uno dei maggiori fattori di rischio per tutti i disturbi psichici, indipendentemente dalla specifica diagnosi. Il trauma dello sviluppo genera una dimensione psicopatologica rivelata dalla presenza di specifici elementi clinici o da dirette prove di storie traumatiche e incide sulla gravità, sulla prognosi e sul trattamento di tutti i disturbi psichici.

Il successo delle terapie per il trauma? L’EMDR
L’EMDR che sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing, tradotto al meglio con Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (Shapiro, 2001) è una metodica che ha puntato su procedure di tipo fisico, corporeo ed esperienziale riproducibili. Per fare questo non abbiamo bisogno delle innumerevoli teorie sulla relazione o altri temi. Questa potrebbe essere la principale ragione per la preferenza di questo approccio che sta dando forza e popolarità al trauma come concetto centrale di un nuovo paesaggio psicopatologico.

Photo by Jan Canty on Unsplash

 

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